L’ultima novità dal mondo social si chiama Vero, una nuova startup fondata nel 2015 da Ayman Hariri, Motaz Nabulsi e Scott Birnbaum a New York.
Negli ultimi mesi, Vero ha visto uno spostamento di massa sulla propria piattaforma.
Molti utenti, la maggior parte Millenials, hanno deciso di iscriversi al nuovo social, forse perché stanchi delle regole troppo rigide imposte da Zuckerberg con il nuovo algoritmo?
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Vero sembrerebbe voler cambiare le regole, momentaneamente imposte da Zuckerberg attraverso l’algoritmo.
Innanzitutto su questa piattaforma è possibile utilizzare un nickname di fantasdia, in quanto questa piattaforma non fonda il suo modello di business sull’identificazione del nostro nome.
La navigazione sulla piattaforma di Vero è costruita su misura di utente, eliminando così la necessità di inserire un algoritmo che controlli la gestione del newsfeed.
“Vero is a social network for anyone who loves anything enough to share it – and wants control over who they share it with. Just like we do in real life.”
Vero – True Social
A differenza dei classici social, Vero non possiede alcun tipo di algoritmo al suo interno.
Le notizie visualizzate dagli utenti sono infatti selezionate dagli utenti stessi.
Per dividere i propri contenuti, questo social utilizza delle macro categorie (foto, luoghi, musica, link, film/tv e libri), le quali ci permettono di selezionare con maggiore facilità tutte le cose che siamo interessati a seguire.
Questa divisione di categorie è stata inserita all’interno del social, in quanto, non possedendo un algoritmo specifico, non è in grado di stabilire ciò che presumibilmente ci piacerebbe vedere nel nostro news feed.
Quindi, a differenza di Facebook, siamo noi a selezionare gli argomenti di nostro interesse.
Inoltre, per il newsfeed, vero si affida alla temporalità o all’importanza (scelta da noi) dei post dei nostri contatti, permettendoci così di decidere cosa vedere e cosa invece oscurare.
Vero promette ai suoi utenti un’esperienza unica e su misura, in base ai gusti della persona.
Per i fondatori del social, libertà è la parola chiave.
Visti gli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto Facebook, Vero potrebbe essere davvero un pericoloso rivale di Zuckerberg?
Staremo a vedere…
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